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sabato 17 giugno 2017

Recensione: Absence: il gioco dei quattro - Chiara Panzuti

Buon pomeriggio lettori!
Oggi vi parlo del libro "Absence: il gioco dei quattro" di Chiara Panzuti.
Un libro originale e coinvolgente, con un tema di base molto forte e attuale.
In seguito tutte le info e la mia recensione.
In più potete scaricare gratuitamente i primi quattro prologhi del libro! 



Titolo:  Absence: il gioco dei quattro
Autore: Chiara Panzuti
Editore: LainYa
Prezzi: €15,00 (cartaceo) €6,99 (e-book) 

Scarica i primi quattro prologhi gratis!


SINOSSI: Viviamo anche attraverso i ricordi degli altri. Lo sa bene Faith, che a sedici anni deve affrontare l’ennesimo trasloco insieme alla madre, in dolce attesa della sorellina. Ecco un ricordo che la ragazza custodirà per sempre. Ma cosa accadrebbe se, da un giorno all’altro, quel ricordo non esistesse più? E cosa accadrebbe se fosse Faith a sparire dai ricordi della madre? La sua vita si trasforma in un incubo quando, all’improvviso, si rende conto di essere diventata invisibile. Nessuno riesce più a vederla, né si ricorda di lei. Non c’è spiegazione a quello che le è accaduto, solo totale smarrimento. Eppure Faith non è invisibile a tutti. Un uomo vestito di nero detta le regole di un gioco insidioso e apparentemente folle, dove l’unico indizio che conta è nascosto all’interno di un biglietto: 0°13′07″S 78°30′35″W, le coordinate per tornare a vedere. Insieme a Jared, Scott e Christabel – come lei scomparsi dal mondo – la ragazza verrà coinvolta in un viaggio alla ricerca della propria identità, dove altri partecipanti faranno le loro mosse per sbarrarle la strada. Una corsa contro il tempo che da Londra passerà per San Francisco de Quito, in Ecuador, per poi toccare la punta più estrema del Cile, e ancora oltre, verso i confini del mondo.

Cosa ne penso...?

Iniziamo questo libro con quattro prologhi in cui l'autrice ci descrive in vari punti di vista i nostri protagonisti e come, da un momento all'altro, sono scomparsi.

Faith, con un padre assente e una mamma in dolce attesa;
Jared, con un fratellino da proteggere e troppe famiglie affidatarie alle spalle;
Christabel, amante del nuoto e pessimista cronica;
E infine Scott che fa dell'ironia la sua arma di difesa.

D'ora in poi la storia proseguirà con il solo punto di vista di Faith. Vivremo attraverso di lei l'angoscia e la disperazione di essere sparita il primo giorno della sua nuova vita, nella sua nuova casa, a Londra. Ma non è tutto. La sua invisibilità non è completa, infatti riesce a toccare sia persone che oggetti. Ma ciò provoca un'anomalia nell'oggetto in questione e, di conseguenza, panico tra le persone. Un paio d'ore dopo la sua "trasformazione" Faith incontra un uomo in nero che le consegna un kit che comprende auricolari (per sentirsi), guanti (per prendere oggetti senza renderli invisibili nelle sue mani), lenti (per vedere il proprio corpo e quello degli altri "invisibili") e, per finire, delle coordinate.


"Il mondo era distratto, e non solo nei nostri confronti."

Coordinate che portano in Equador, precisamente a San Francisco de Quito. 
Prima di partire Faith incontrerà Jared, diciannove anni, anche lui invisibile. Ma non sarà il solo incontro. Ci saranno anche Abigail e Ephraim, giovani violenti che non mancheranno di prendersela con loro. La prima domanda che Faith si pone è: perché non sono agitati o impauriti dalla loro condizione? In qualche modo sembrano avere le risposte che cercano, ma non sono disposti a condividerle con loro.
Dopo un viaggio turbolento Jared e Faith si ritrovano nella capitale ecuadoriana dove non mancheranno altri incontri spiacevoli. Ma da un lato ci saranno anche Christabel e Scott, ignari come loro della loro condizione, che vogliono scoprire la verità.
Ed è proprio qui che ha inizio il gioco.
Un gioco a cui la nostra squadra non può rifiutare di partecipare. Un gioco in cui la posta in gioco è troppo alta e il tempo troppo poco.
Un gioco per tornare a vedere.



"Quella sera piansi perché capii che nessuno mi avrebbe mai più vista. E non a causa della mia condizione, ma semplicemente perché la distrazione era più importante della verità. La distrazione generava un desiderio di sicurezza contro cui non potevo vincere."


Un libro intenso e scorrevole che affronta un tema molto delicato e di grande attualità. In un'era in cui i social e la tecnologia sono i padroni indiscussi noi, persone fisiche e reali, stiamo diventando invisibili al mondo?
Ho apprezzate l'inserimento dei primi quattro prologhi con il punto di vista di ogni personaggio. E, infine, anche gli ultimi quattro sempre da diversi punti di vista.
Non vedo l'ora di leggere il secondo capitolo! Già sono in ansia all'idea di aspettare mesi! (Anche giorni eh, l'ansia con cambia) 😂
Vi lascio con un paio di domande:
Voi al loro posto cosa avreste fatto e come avreste reagito? Avreste lottato e assecondato delle richieste (insensate) pur di ritrovare la visibilità?

Lo consiglio? Andate assolutamente in libreria e acquistate absence! Non ve ne pentirete!



"Volevo odiarlo, ma l'odio non arriva mai al destinatario. Torna indietro al mittente, col doppio del dolore." 



Alla prossima,
- Melania

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